November Porc 2024

Alla staffetta più GOLOSA D'ITALIA mancano...

È INIZIATO!!

Sissa

01-03 NOVEMBRE

Polesine P.se

08-10 NOVEMBRE

Zibello

15-17 NOVEMBRE

Roccabianca

22-24 NOVEMBRE

Territorio

BASSA PARMENSE
Territorio
paesaggioLa bassa parmense è una fetta della pianura padana a nord di Parma che va dal Po alla via Emilia, delimitata a levante dall'Enza e a ponente dall'Ongina. Terra in cui il rispetto per le tradizioni mette in risalto i diversi aspetti artistici, culturali, storici e gastronomici di questi luoghi. E’ un'area di territorio pianeggiante posta sul lato sud del fiume Po. Significativamente infatti la periferia nord di Parma è anche detta Parma bassa. Il nome deriva dal fatto che si tratta della parte più bassa sul livello del mare di tutta la provincia: si va dai 60m s.l.m. vicino alla via Emilia e si scende fino ai 25/30m s.l.m. nella zona del Po. I comuni compresi sono Polesine Parmense, Zibello, Roccabianca, Sissa-Trecasali, Colorno, Mezzani, Sorbolo, Busseto, Soragna, San Secondo Parmense, Torrile, Fontanellato.

Il territorio, da qualche anno, è diventato un paradiso per gli amanti del cicloturismo più soft, adatto anche per i gruppi famigliari, grazie ad una vasta rete di ciclopiste realizzate dall’Amministrazione Provinciale che collegano le maggiori località d’interesse turistico della Bassa Parmense. In particolare la Ciclopista bici parma Po ha una lunghezza di 50 km sull’argine, attraversa i Comuni del Lungo Po da Polesine Parmense a Mezzani. Il percorso è intervallato da alcuni punti sosta dotati di attracchi fluviali dedicati al turismo e allo sport: il Porto a Polesine, la Nautica di Torricella a Sissa, la Motonautica di Sacca a Colorno e presto un nuovo attracco a Mezzani.
Il paesaggio del Po è una fascia tra i meandri del fiume Taro, dai Boschi di Maria Luigia a Torricella fino alla Riserva Parma Morta, situata nell'antico corso del torrente nel comune di Mezzani. La ciclopista attraversa l’itinerario gustoso della Strada del Culatello di Zibello che ha come prodotto principe il rinomato Culatello da gustare in una delle tante soste gastronomiche lungo il percorso.

(tratto da http://www.appenninoeverde.it/)

Da visitare per un viaggio a ritroso nel medioevo i castelli che caratterizzano questa zona. Meravigliosa la Reggia di Colorno la cui struttura si affaccia su un giardino, voluto da Maria Luigia d’Austria, che ricorda quello della reggia di Versailles. A Fontanellato, circondata da un fossato d’acqua, si trova la Rocca Sanvitale che racchiude l’importante sala dipinta dal Parmigianino. Recenti restauri hanno messo in evidenza pregevoli decori a fresco e stemmi araldici, nel castello di Roccabianca, nel quale la famosa Camera di Griselda mette a disposizione del pubblico la ricostruzione del ciclo pittorico ispirato alla centesima novella del Boccaccio.
Abitata da una delle famiglie più illustri del Parmense, i Rossi, la Rocca dei Rossi di San Secondo è ricca di preziose opere pittoriche. La Rocca Meli Lupi di Soragna, caratterizzata da un grande parco romantico all’inglese, è la fastosa residenza dei Principi Meli Lupi che ancora oggi la abitano. Con un arredo del primo barocco, conserva dipinti a fresco e cicli pittorici.

(http://www.castellidelducato.it/)


Gastronomia
La Bassa Parmense è celebre per i prodotti gastronomici e il particolare dialetto stretto. Il Parmigiano-Reggiano, il classico e prestigioso formaggio italiano noto ed apprezzato in tutto il mondo per le sue peculiarità inimitabili, si può gustare sia a scaglie sia grattugiato. Ha origini antichissime: apprezzato da personaggi illustri come il Boccaccio che lo citò nel Decamerone. Ma non di solo grana si fa vanto la gastronomia parmense. Capolavori sono, infatti, i salumi: culatello, prosciutto, spalla cotta di San Secondo, salame, coppa, le cui lavorazioni hanno tradizione antica. La palma d’oro spetta al culatello, il cui segreto risiede nella stagionatura favorita dalle nebbie autunnali e dalle estati afose della bassa, nonchè nell’accurata scelta delle carni. Molto apprezzato anche il salame strolghino.

Nel passato ogni famiglia allevava in casa il maiale: animale benedetto del quale nulla andava sprecato. Proprio da queste produzioni casalinghe nasce lo Strolghino, il primo salume che si mangiava dopo poche settimane dalla lavorazione del maiale.
La scelta accurata delle carni e degli ingredienti è una fase essenziale per la buona riuscita del salame.

Pochi sanno che questa è l'unica zona al mondo dove dal maiale viene tratta la maggior varietà di salumi, le cosiddette "immagliature" prima di macinare la carne residua e le rifilature per ottenere il salame. Anche da questo, gli esperti "masalini" (norcini, n.d.r.) del posto hanno saputo creare, in secoli di continui perfezionamenti, diversi tipi con particolari sfumature di sapore. Ma è col sapiente uso dell'inimitabile clima di questo piccolo territorio che tutti questi salumi vengono fatti maturare e raggiungono quella perfezione che li rende così unici.

PIATTI DELLA TRADIZIONE
cappellettiI primi piatti tradizionali sono i buonissimi Tortéj dóls, la cui ricetta risale all’epoca di Maria Luigia d’Austria, che aveva a Colorno una delle sue residenze e per i quali è nata la Confraternita Tortéj dóls con lo scopo di conservare la tradizione gastronomica-culturale di questi paesi. Famossissimi anche i Cappelletti (Anelini) che sono tuttora il piatto principale delle festività più importanti; hanno la forma di un dischetto, fatto di due foglie di sovrapposte pasta, tirata a mano con il mattarello. Ma è il ripieno la particolarità dell’Anelino: composto da sugo ristretto di stracotto, formaggio grattugiato, pane raffermo grattato e uova. Di origine antica e di lunga tradizione la torta fritta, triangolini di pasta che vengono fritti, si accompagna generalmente al prosciutto, al culatello e alla spalla cotta. Mangiata calda e croccante, avvolta in una fetta di salume è una squisitezza, assolutamente da provare!

Glossario

  • Culatello

    Il culatello viene comunemente identificato come un salume insaccato in un involucro naturale, che solitamente è la vescica del maiale. Grazie anche al prestigioso riconoscimento Europeo di Denominazione d’Origine Protetta – DOP (ottenuto con regolamento CE n°1263/96). Un prodotto di salumeria costituito dalla parte anatomica del fascio di muscoli crurali posteriori ed interni della coscia del suino, opportunamente mondati in superficie e rifilati fino ad ottenere la classica forma a “pera”.

  • Spalla cotta

    La spalla cotta di San Secondo è un prelibato salume tradizionale di Parma che viene prodotto in un’area ristretta della pianura parmense, di cui San Secondo è l’epicentro.La spalla cotta è ricavata dalla spalla anteriore del suino, la scapola, che dopo essere stata disossata, viene fatta riposare cruda negli aromi per 15 giorni. Trascorso questo periodo, viene legata a mano in modo da conferire al salume l’aspetto di una grossa sfera, quindi viene fatta stagionare per 25/30 giorni.

  • Coppa

    Fatto con la parte dorsale del maiale vicina al collo, salata e opportunamente stagionata, la coppa, viene insaccata in budello naturale, legata con dello spago di canapa e lasciata riposare in essicatoi per un periodo di almeno sei mesi. La coppa è anche uno dei salumi più nutrienti, dal profumo dolce e dal gusto delicato. É il clima che rende questo salume un prodotto davvero eccezionale, apprezzato da tutti, profumato, morbido e mai secco.

  • Strolghino

    É un piccolo salame tipico della Bassa Parmense, è prodotto con la carne ottenuta dalla lavorazione del Culatello. La scelta accurata delle carni e degli ingredienti è una fase essenziale per la buona riuscita del salame. E dopo la macinatura, l’impasto viene insaccato in un budello estremamente sottile che ne accelera l’asciugatura e lo porta a maturazione in poco tempo.Delicato e leggero nel gusto, va mangiato ancora morbido.